A Santeramo è polemica sul tema relativo al cimiero e al campo da rugby. Infatti, la discussione è alimentata da una nota a firma del consigliere comunale Nunzio Zeverino Digregorio, già presidente del consiglio durante la prima amministrazione Casone e candidato alle scorse elezioni comunali, e dei responsabili delle liste éPolitic@ e Valore per Santeramo, rispettivamente Tina Difonzo e Mino Ranella.
In allegato la noa: «Con Determinazione Dirigenziale n. 2338 del 24/12/2024 (sì, avete letto bene: la vigilia di Natale), si è proceduto -“» – scrivono Zeverino Digregorio, Difonzo e Ranella nella nota – all’assunzione d’impegno di spesa per l’affidamento diretto per servizi finalizzati all’analisi giuridica/economica e valutazione proposte di project financing per ampliamento cimitero e costruzione campo da rugby».
«Che c’entra il cimitero con il campo da rugby? E noi vi rispondiamo: assolutamente niente. Però – si legge nella nota se mettiamo insieme il diavolo e l’acqua santa, o meglio ancora “se mischi i morti con i vivi”, alla fine passa tutto in cavalleria (crede qualcuno)».
«Tralasciando, dunque, la questione del campo da Rugby, che in questa sede non può certo diventare dirimente, con questa determina dirigenziale, si è preso atto – commentano ancora Zeverino Digregorio, Difonzo e Ranella – della “volontà dell’Amministrazione comunale di procedere alla verifica del progetto di ampliamento del cimitero comunale nel quale risulta indifferibile un intervento di incremento di loculi, ossari e sepolture in genere, alla luce della quasi esaurita disponibilità di posti di opere funerarie e della carenza di loculi, cappelle e servizi atti a soddisfare le richieste dei cittadini».
«Secondo la citata determina, il nostro Comune non può “progettare e realizzare” l’ampliamento del camposanto (si badi bene, si parla di un cimitero, non della “Cappella Sistina”), visto che ha carenza di organico di personale tecnico, ha difficoltà nel rispettare i tempi della programmazione dei lavori e ha mancanza di attrezzature e software adeguati».
Secondo quanto affermato da Zeverino Digregorio e dai responsabili di èPolitic@ e Valore per Santeramo, dalla lettura della determina, si evince che vi sarebbero due istanze di project financing presentate, una da parte di un soggetto privato (quella per il cimitero) e l’altra da parte di un’associazione (per il campo da Rugby).
«Quindi c’erano già le istanze di Project Financing e siccome noi lo avevamo detto e denunciato in campagna elettorale, i nostri amministratori che fanno? Non si prendono la responsabilità di dire che a loro ed ai loro amici questa cosa calza perfettamente come la scarpetta di cristallo ai piedi di Cenerentola, ma si burlano dell’intelligenza delle persone affidando l’incarico ad una Società “barese” di attestare e dire che il project financing va benissimo e per farglielo dire gli assegnano €. 25.620,00 (soldi pubblici, non quelli del principe della suddetta Cenerentola), per dare l’ok ad un progetto (privato) di privatizzazione di un servizio pubblico» – commentano nella nota.
«Domani, se qualcuno avrà da ridire su questo “aborto”, risponderanno che l’ok non lo hanno dato “loro”, ma la SIMM Srl, con sede a Bari, che ovviamente non ha l’incarico di verificare “perché” il servizio deve essere privatizzato, ma semplicemente di ratificare la scelta, che in base alla “volontà dell’amministrazione” -così come riportata nella determina dirigenziale-, è assolutamente favorevole».
«Se l’Ufficio Tecnico Comunale non è in grado di progettare “fosse e loculi” per i nostri cari estinti, è inevitabile ritenerlo un fatto assai grave (visto che si tratta di una progettazione che definire “elementare” forse è anche riduttivo); se addirittura il nostro ufficio tecnico – scrivono Zeverino Digregorio, Difonzo e Ranella – ha “carenza di organico di personale Tecnico” è ancora più grave (visto che poi si assumono addirittura 5 persone per curare la pagina facebook del Sindaco!!!); se l’ufficio tecnico comunale ha “difficoltà nel rispettare i tempi della programmazione dei lavori” è ridicolo (programmare la costruzione di loculi è così complicato???); se infine l’ufficio tecnico comunale denuncia la “mancanza di attrezzature e software adeguati” siamo alla deriva di quello che è un servizio pubblico essenziale(perché se riconosci “candidamente” di non avere i software e le attrezzature per progettare un ampliamento di un camposanto, il cittadino che presenta una pratica per un progetto, una sanatoria o un cambio di destinazione d’uso, che cosa si dovrebbe aspettare?»
«Dinanzi a questo “pubblico raggiro” – dichiarano l’ex candidato sindaco e i segretari di èPolitic@ e Valore per Santeramo – si può solo denunciare e contestare, cercando di illuminare l’intuito e la capacità di discernimento dei cittadini, perché mentre durante le feste qualcuno li faceva cantare e ballare, negli uffici evidentemente si deliberava…eccome se “si deliberava”».
«Chiediamo inoltre, per dovere di trasparenza ed informazione, di conoscere il nome dell’impresa che ha presentato il project financing. L’obbligo di fare chiarezza e di dire la verità su quanto stanno “progettando” a spese dei cittadini spetta adesso all’amministrazione» – si legge a margine della nota.